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Sul canale youtube "Cortissimo Luigi Rodio filmaker" è possibile accedere alla playlist "Poesie", qui troverete alcuni miei componimenti letti da me.

https://www.youtube.com/playlist?list=PLZ_B6nqw646XXJwjQBmkYT3XIPs0LtPTH


Tre pubblicazioni di poesie ciascuna delle quali contiene due raccolte, scritte tra il 2014 e 2018.

Ogni raccolta comprende diversi gruppi di poesie, ognuna di queste è pensata come una vera e propria opera musicale divisa in più movimenti; le singole poesie vanno considerate come parte di un’unica opera musicale, dove ciascun movimento si lega all’altro attraverso sonorità e tonalità affini o contrastanti. Particolare importanza viene data alla spazializzazione del testo, allo scopo di conferire una veste grafica che caratterizza ogni singolo componimento, ciò permette all’autore di lavorare sull’impatto visivo e di conseguenza sul lirismo che esso stesso trasmette. 


Nell’adottare questo linguaggio grafico, ci si è rifatti non solo al concetto spaziale tipico delle composizioni poetiche futuriste, ma soprattutto alla sperimentazione grafica operata in musica già nella prima metà del ’900. In ogni poesia i versi e le relative strofe, seguono un ordine ed un forma studiata meticolosamente che interagisce sul significato stesso del testo. Questo permette di conferire vivacità alla parola a soprattutto al suo senso intrinseco; i singoli versi sono

pensati, quindi, come voci e timbri musicali che si contrappuntano a vicenda. Grande importanza riveste il ruolo dello spazio bianco, esso è a sua volta forza espressiva che carica la parola di significato interagendo attivamente con essa, la stessa pausa è considerata un suono, un vuoto denso che porta il lettore a riflettere ed a soffermarsi sul significato e sulla sonorità della parola.

I versi di questi componimenti scavano con semplicità nel quotidiano per cogliere la meraviglia delle piccole e grandi cose.

Il lettore viene accompagnato in un viaggio ricco di riflessioni e visioni introspettive, un impressionismo pittorico musicale in cui la parola gioca nello spazio come mossa da un vento vivace e delicato.

Questi componimenti nascono da una visione totale dell’arte, visione di un’artista che sa lasciarsi affascinare dalla vita, vivendola con particolare ed intima intensità.

La musica di queste parole coglie delicatamente la realtà di ogni giorno, lascia immaginare e gustare momenti quotidiani, cogliendoli nella loro eleganza ed essenzialità.

Un saggio di filosofia pubblicato con il supporto dell'associazione Musica Elegentia (musicaelegentia.com)

 Ogni essere animato o inanimato fa parte di una super identità: 

l’eternauta. Ciascuno di noi e tutto ciò che ci circonda deriva da 

esso, il quale rappresenta la somma di tutti i vissuti dell’essere fisico. La vita esistente rappresenta solo una piccola parte di quest’essere; in noi convivono incessantemente presente, passato e futuro; il principio di eternità è qualcosa che fa parte di noi e del quale dobbiamo prendere coscienza.

Tutto Tutto esiste prima ancora che accade e tutto continua ad accadere 

         anche dopo, in una perpetua esistenza del tutto.

 

Non siamo altro che la derivante dello sguardo che ha il nostro personale eternauta su di esso, questo genera il concreto e gli eventi; gli stessi avvenimenti casuali sono un insieme di vie presenti già in esso, che partono diramandosi dagli stessi eventi causali che li generano. La casualità, vissuta nel concreto vivere, è solo una delle possibili vie generate e presenti già all’interno dell’eternauta.


 

I personaggi che popolano questa raccolta di monologhi sembrano rivolgersi a un ascoltatore immaginario, lo rendono partecipe dei propri frammenti di vita, di ciò che stanno vivendo in un momento particolare della loro esistenza; spinti dalla ricerca di una tacita complicità invisibile, grazie alla quale potersi sfogare cercando comprensione.

 

Queste confessioni sono vere e proprie istantanee fotografiche di momenti autobiografici in cui i personaggi diventano figli dell’attimo; alcune situazioni ritraggono scene di vita molto particolari perché è nella parvenza della normalità che spesso si nasconde la singolarità inaspettata di chi non conosciamo.


      Fantasia e realtà non sono sempre nettamente separate l’una dall’altra, viaggiando su binari paralleli a volte può capitare che possano perfino incrociarsi, anche se per un breve momento.

   Se l’immaginazione ci rende liberi di spaziare ovunque e diventare ciò che più desideriamo, sfortunatamente la realtà non è sempre altrettanto generosa; ci sono troppe restrizioni rappresentate dal quotidiano, ma in fondo anche moltissime possibilità per scegliere come vivere.

   Ogni giorno ci troviamo accanto a persone che percorrono le nostre stesse strade, che abitano vicino a noi respirando la nostra stessa aria, gente che non conosciamo e della quale non sappiamo assolutamente nulla, pur condividendo il nostro stesso mondo.

   La realtà è fatta di misteri continui e verità che non possiamo dominare come nella fantasia, va vissuta e accettata per quella che è, anche quando è totalmente lontana da ciò che siamo.

 

   Chi vive la realtà con la stessa magia della fantasia, attraversa quel varco che le divide diventando cittadino di due mondi; si accorgerà che entrambe restano esattamente dove sono e che tutto avrà un altro senso, perché niente sarà più la stessa cosa.


    Cos’è l’indefinito.

Indeterminatezza di un qualcosa, concetto sospeso che rifugge da ciò che è chiaro e preciso.

Vaghezza.

Sfumatura della realtà.

Sospensione.

Ciò che è sfuggente e incerto.

Mistero.

   Ha in sé quel carattere randagio che si adorna di aleatorietà lasciando aperto il discorso alla sensibilità personale; inesorabilmente impossibile da identificare.

I frammenti di questa raccolta si presentano sotto forma di pensieri fugaci, situazioni accennate, voli pindarici sospesi in una dimensione indistinta; ogni cosa vive di una vaghezza che s’appella al generico e all’indeterminato, discorsi aperti e criptici in cui potersi rispecchiare segretamente nell’intimità dei propri pensieri.

 

   L’indefinito è un modo attraverso il quale rappresentare e parlare al mondo, esternare segretamente senza alcun approfondimento; parlare di quello che per se stessi è assolutamente chiaro e nel contempo inesorabilmente oscuro a tutto il resto.


   Udire il colore.

   Ascoltare il suono.

   In questa raccolta di saggi, l’autore presenta una serie di riflessioni e di ricerche condotte sul rapporto tra musica e pittura; studi confluiti in ciò che lui stesso definisce audiocromologia.

   La sinestesia oculo/uditiva è alla base dell’intero percorso sperimentale dell’artista, il quale ci guida in un diario di ricerche personali, nel quale concettualizza l’esperienza legata alla fruizione dell’opera pittorica attraverso suoni elettronici.

   Nei vari passaggi, l’autore propone interpretazioni pratiche del suono/colore che potranno essere ascoltate sul sito di riferimento audiocromologia.jimdo.com o sul canale youtube: Luigi Rodio.

 

   Oltre a questo, vengono illustrate diverse proposte sperimentali sotto forma di test e  implicazioni didattiche; il tutto si conclude con ulteriori scritti che approfondiscono la questione che lega due arti tanto diverse quanto simili.


   Nero.

   Buio.

   Velata atmosfera notturna.

   Mistero.

   Intrigo ermetico.

   Vaghezza.

   Intelligibile realtà dal fascino sibillino.

   Oscurità criptica.

   Pensiero pindarico.

   Volo.

   Digressioni apparentemente slegate dal contesto; sembra di non giungere mai ad un punto, migrando in un discorso indefinito, gustando suggestioni in un fantomatico viaggio mentale.

   Aggirarsi nell’irrealtà, separandosi dalla comune esistenza attraverso salti illogici.

   Liricità di accadimenti che si trovano oltre il confine.

   Realtà allucinate.

   Viaggio nel subconscio.

   Divagazioni.

   Illusioni.

   Evasioni astratte dove il filo conduttore è mascherato   al punto da rendere credibile perfino l’improbabile.

 

   I racconti di questa raccolta sono esperienze oniriche scritte in forma di episodi; inquadrature che compongono, volta per volta, un unico disegno narrativo.


Diciotto racconti per altrettanti schemi maladattivi, così come vengono descritti dallo psicoterapeuta Jeffrey E. Young nella sua “Schema Therapy”.

   Ogni schema rappresenta un modo di pensare dal quale difficilmente riusciamo a separarci, un’arma a doppio taglio.

   Siamo portati ad andarlo naturalmente a ricercare poiché questo rappresenta, in un certo senso, un approdo sicuro, un modo per reagire o evitare emozioni spiacevoli e fortemente invalidanti, fino a farlo divenire parte integrante della nostra vita.

 

   In questi racconti il lettore compirà un viaggio surreale e onirico, attraverso quelle stesse trappole comportamentali che ci imbrigliano in modi di pensare e agire; scoprendo se stesso nell’interpretazione allegorica delle sue più profonde debolezze. 


      Un testo da portare sempre con sé, come manuale 

p   pronto alluso da sfoderare alloccorrenza; un

gri grimorio di formule magiche, perché è la poesia stessa

      ad essere una fusione alchemica di essenze ammalianti.

 

      Questa raccolta rappresenta un piccolo saggio di

      incantesimi damore da tenere in tasca, rituali nei

      quali sono state racchiuse potenze note solo a chi ha il

      coraggio di evocarle.